La leggenda di Paciugo e Paciuga

Oggi voglio raccontarti la leggenda di Paciugo e Paciuga.

E’ una leggenda genovese. Genova è in Liguria.

Paciugo e Paciuga erano una coppia di sposi dell’XII secolo e vivevano in un quartiere di Genova: un quartiere chiamato Pré.

Lui era un marinaio, e così spesso si imbarcava e rimaneva lontano da Genova anche per diversi mesi, mentre lei lo aspettava pazientemente, prendendosi cura della loro semplice e graziosa casetta.

Un giorno, però, durante uno dei suoi viaggi, Paciugo fu catturato dai Saraceni e rinchiuso in una delle loro prigioni. Il tempo passava e Paciuga non riceveva più notizie dal suo amato sposo. Incominciò a pregare. Non poteva fare altro.

Ogni sabato andava a piedi in chiesa al Santuario della Vergine Incoronata e non perdeva mai la speranza che il suo amato Paciugo ritornasse, anche se nel quartiere di Genova tutti lo credevano morto.

Passarono oltre 12 anni e finalmente Paciugo riuscì a fuggire dalla prigione e ritornò a Genova proprio di sabato. Arrivò a casa e non trovò la sua amata Paciuga ad aspettarlo.

Così, senza farsi riconoscere, chiese ad una vicina dove poteva trovarla. Questa donna, che era invidiosa da sempre dell’amore dei due sposi, gli disse che tutti sapevano che al sabato Paciuga andava al Santuario della Vergine Incoronata per pregare. Ma in realtà non era così. In realtà tutti sapevano che si incontrava di nascosto con un altro uomo.

A queste parole, Paciugo fu preso da una tremenda gelosia e subito si incamminò verso Coronata senza esitare. Lungo la strada incontrò Paciuga.

Lei lo riconobbe subito e iniziò a baciarlo, ad abbracciarlo, a piangere, ringraziando continuamente la Vergine Maria che aveva ascoltato le sue preghiere. E così propose al marito di ritornare il giorno dopo al Santuario per ringraziare la Vergine Maria. Paciugo accettò.

Il giorno dopo presero una barca a remi, e quando furono al largo, Paciugo chiese alla moglie del suo tradimento. La donna rimase molto stupita, non poteva credere alle domande del marito, ma Paciugo interpretò il silenzio della moglie come un’ammissione di colpa.

Così, Paciugo uccise la moglie con un coltello, la legò a un sasso e la gettò in mare. Quando vide scomparire la sua amata tra le onde, fu preso da un incontenibile senso di colpa. Appena arrivò a terra, corse fino al Santuario della Vergine Incoronata perché voleva pregarla per essere stato protetto fino a quel momento.

Appena entrò in chiesa, vide inginocchiata davanti all’altare la sua amata Paciuga, che si voltò e gli andò incontro con tutto il suo amore.

La Vergine Maria aveva dato loro un’altra possibilità. Aveva salvato Paciuga perché sapeva che era innocente e che meritava di vivere quel loro grande amore.

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