Oggi voglio raccontarti la leggenda di Sabino e Serapia.
E’ una leggenda dell’Umbria.
La leggenda narra la tragica storia d’amore di Sabino, un giovane centurione romano di fede pagana, e della bella Serapia, una ragazza cristiana che viveva a Terni.
Passeggiando per le vie della città di Interamna – Terni -, Sabino incontrò la ragazza e se ne innamorò follemente: anche Serapia lo ricambiava.
Senza esitare, Sabino la chiese in sposa ai genitori di lei, ma ricevette un secco rifiuto a causa della differenza di religione, in un tempo in cui i cristiani erano perseguitati dai Romani ed era proibito il matrimonio tra due innamorati di religioni diverse.
Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato di andare dal vescovo Valentino per avvicinarsi alla religione della sua famiglia e ricevere il battesimo. Sabino andò subito dal vescovo, ma proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per quel battesimo e per le future nozze, Serapia si ammalò gravemente di tisi.
Il vescovo Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza ormai morente, e Sabino lo supplicò affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza.
Il vescovo battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio: mentre il vescovo alzava le mani al cielo per la benedizione, i due giovani morirono insieme e un sonno beatificatore avvolse quei due cuori per l’eternità.
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